giovedì 5 giugno 2014

A proposito di speranza

Scriveva S.Weil: "Il termine stesso di 'scoraggiamento' non dovrebbe avere senso tra di noi. Noi non siamo affatto senza speranza. Il solo fatto che esistiamo, che pensiamo e che vogliamo un ordine diverso da quello attuale, costituisce per noi una ragione di speranza".
Secondo gli ultimi dati dell'Istat il tasso di disoccupazione vola al 13,6% e gli under 24 al 46%; le persone in cerca di lavoro sono 3,5 milioni. Alitalia ha trovato un finanziatore e si parla di 2.500 esuberi, tanto per citare un ultimo dato e per non trasformare questa pagina in un'ecatombe del lavoro trascrivendo le migliaia di situazioni  critiche che infestano il Paese.

Non so se la disperazione possa ancora alimentare la speranza, ma è certo che la ostacola moltissimo, specie se ogni giorno si scopre che speculatori di ogni sorta, politici corrotti e gente di malaffare spolpano il Paese in ogni modo e forma: non basta l'Expo, adesso pure il Mose e si parla di milioni di euro che avvoltoi della politica e trafficanti  di ogni genere si spartiscono in barba ad un paese che sta agonizzando. 
Si chiedono sacrifici, si impone l'austerità nei conti, si riempiono le fila di esuberi e si normalizza la precarietà, ma si continua a far pagare a chi ha sempre pagato e poco o niente viene fatto per cercare chi evade o, dietro un garantismo utile solo a chi è al potere, si cerca di proteggere gli amici e gli amici degli amici. Serve un segnale forte!
Per ridare speranza è necessario non una mano forte, ma terribile, che dica al Paese adesso basta! Adesso chi sbaglia paga e paga davvero fino all'ultimo centesimo rubato, prendendo ogni avere, suo e di tutta la famiglia, che faccia parte o meno del maltolto o che sia o meno ereditato da qualsiasi componente della famiglia. Deve essere spogliato di ogni diritto che gli consenta di ricoprire qualsiasi incarico pubblico e a vita bandito; devono essere privati di ogni pensione, vitalizio o qualunque altra forma di sostentamento fino al risarcimento integrale. Questi non sono uomini, ma criminali e pure della peggior specie, perché non hanno nessuna remora di impoverire un popolo  e lucrare sulla vita di milioni di persone perbene. Chi evade deve essere spogliato di ogni avere a copertura della cifra evasa stimata. 
Non so se alimenti speranza leggere Gianfranco Micciché che si lamenta  di non riuscire a fare una buona vita con 4 mila euro di pensione al mese e con tre figli da mantenere, di cui due da mantenere agli studi lontani da casa. Mi piacerebbe chiedere all'ex ministro e  recentemente capolista di F.I. (non eletto) di spiegare con parole sue, senza sforzarsi a utilizzare il politichese, che tra l'altro non sa, com'è possibile mantenere una stessa numerosa famiglia con meno della metà  dei suoi soldi (i più fortunati!)...a proposito...sua moglie lavora? Dovrebbe spiegare questo signore come fanno le altre famiglie e, forse, potrebbe anche arrivare a capire perché siamo tra i paesi con meno laureati. Ci sarà pure un motivo! Se lo era mai chiesto quando era al potere? 
E' indubbio che per uscire dalla crisi in cui ci stanno sprofondando sempre più ci sia necessità di ulteriori sacrifici, ma i lavoratori, le buste paga hanno già dato tanto e sempre e non hanno più voglia di sentirsi ancora prendere in giro! Basta cialtronate propagandistiche, servono strumenti decisi, indirizzi chiari e, soprattutto, devono pagare tutti quelli che non lo hanno mai fatto o fatto poco. Se girano milioni in tangenti e corruzione vuol dire che i soldi ci sono, quindi vanno raccolti per creare lavoro ai giovani e ridarlo ai meno giovani. E' di questi che la politica,dovrebbe essere garante. 
Certo, se il ministro dell'Economia, appena dopo il voto, "spiffera" l'allungamento della pensione, dovrebbe anche spiegare come farà ad aumentare i posti di lavoro (al di là della precarizzazione infinita proposta dal suo governo!); se si insiste su quei "patetici" 80 euro per chi già lavora (che considero una pagliacciata elettorale!) anziché investirli in stipendi per i giovani che non lavorano (si stima che sarebbero possibili stipendi da 1200 euro il mese per 1 milione di persone!) dovrebbe spiegare, anzi, dovrebbe farlo il presidente del Consiglio come intende creare loro un futuro.
Alla luce dei risultati e considerata al situazione disastrosa in cui ci troviamo rimane difficile pensare che la folla, per quanto mostro possa essere, scelga sempre Barabba...noi l'abbiamo fatto con democratica elezione. Noi abbiamo scelto i nostri aguzzini!
Se, come scrive Z.Bauman: "L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto di qualsiasi immagine composita della felicità. E' per questo che una felicità 'autentica, adeguata e totale' sembra rimanere costantemente a una  certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci ad esso"  è anche vero che deve essere nostro compito e dovere ridurre ai limiti dell'accettabilità l'incertezza della vita..."perché noi vogliamo un ordine diverso da quello attuale"!

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